IL FIGLIO MAGGIORENNE NON INDIPENDENTE ECONOMICAMENTE TRA DIRITTI, DOVERI E POTERI

SOMMARIO 1. La categoria del figlio maggiorenne non economicamente indipendente dopo la riforma del 2013 - 2. Segue. Il perimetro entro cui circoscrivere la categoria - 3. Le principali problematiche del mantenimento del figlio maggiorenne non indipendente economicamente connesse alla crisi matrimoniale: la mutevolezza delle esigenze e le spese straordinarie - 4. Segue. Il contenuto giuridico dell’obbligo di mantenimento - 5. La prova del raggiungimento dell’autosufficienza economica - 6. L’evoluzione dottrinale e giurisprudenziale della tutela del figlio non indipendente economicamente tra principio di solidarietà sociale, responsabilità genitoriale e doveri imposti dalla legge al figlio - 7. La legittimazione a far valere il diritto al mantenimento - 8. La tutela del figlio non indipendente economicamente dopo la legge Cirinnà - 9. La procedura di negoziazione assistita di cui al D.L. del 12 settembre 2014, n. 132, convertita nella l. 10 novembre 2014, n. 162 - 10. Considerazioni conclusive.

Di Maria Gabriella Rossi -
1.La figura del figlio maggiorenne non economicamente indipendente già contemplata dalla legislazione vigente è stata oggetto di una recente revisione attraverso il  d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154[1], nell’ottica di un riordino della materia e dell’ affermazione  dell’ unicità dello status di figlio. Tutto ciò  sullo sfondo di una nuova accezione di “responsabilità genitoriale” [2]che è andata a modificare la tradizionale figura  della “potestà dei genitori”; la novella ha sostituito all’art. 155 quinques, c.c.,  il nuovo art. 337 septies, c.c.,  “Disposizioni in favore dei figli maggiorenni”, lasciando sostanzialmente immutata la natura della previsione ant. . .