IRRAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO: L’AZIONE DI EQUA RIPARAZIONE NON PUÒ ESSERE ESERCITATA IN VIA SURROGATORIA

La domanda volta ad ottenere l’indennizzo per il danno non patrimoniale subito in conseguenza dell’irragionevole durata del processo presupposto ex l. n. 89/2001 non può essere proposta in via surrogatoria ex art. 2900 c.c., trattandosi di azione che, per la propria natura, deve essere esercitata dal relativo titolare, giacché l’esistenza di detto danno non può essere predicata in difetto di allegazione del danneggiato.

Di Roberta Brenda -
Cass. 2 ottobre 2017, n. 22975 La Corte di cassazione torna a discutere di equa riparazione per violazione del termine di ragionevole durata del processo, escludendo la possibilità  di proporre l’ azione risarcitoria ex l. n. 89/2001 in via surrogatoria. Protagoniste della vicenda che ci occupa sono state le parti attrici di un processo conclusosi oltre il termine di ragionevole durata, le quali, per assicurare soddisfazione alle proprie ragioni, proponevano azione surrogatoria ex art. 2900 c.c. in relazione all’equa riparazione spettante al convenuto, debitore inadempiente degli importi liquidati dalla sentenza che aveva definito il giudizio presupposto. La Cassazione esclud. . .