NOTERELLA IN TEMA DI “STALKING”: IL CASO DEL PRETE VITTIMA DI ATTI PERSECUTORI DA PARTE DI UNA FEDELE ED IL RISARCIMENTO DEL DANNO SIMBOLICO, LIQUIDATO IN UN EURO

Di Simona Paola Bracchi -
Il titolo della presente “noterella”[1] può stupire sotto due profili: il sesso della vittima di “stalking“[2] e l’entità del risarcimento del danno, argomento, quest’ultimo, che coinvolge soprattutto i civilisti, atteso che, nella maggior parte dei casi, il Giudice penale, in caso di condanna dell’imputato ed in presenza della parte civile costituita, stabilisce che il risarcimento dei danni debba essere liquidato in separato giudizio[3] – e, quindi, in sede civile -, limitandosi, al più, a concedere una provvisionale, ove richiesta, nei limiti del danno per cui ritiene già raggiunta la prova[4]. Il Supremo Collegio, in proposito, ha statu. . .