Responsabilità medica e tutela del paziente ai tempi del Coronavirus

Sommario: 1.- Delimitazione del campo d’indagine; 2.1- La responsabilità dell’esercente la professione sanitaria: l’art. 2236 c.c.; 2.2- La forza maggiore; 3.- La responsabilità della struttura sanitaria; 4.- In conclusione: lo stato di necessità e l’auspicabile intervento dello Stato  

Di Chiara Iorio -
  1.- Delimitazione del campo d’indagine L’emergenza epidemiologica in corso, nella misura in cui impatta sulle situazioni giuridiche soggettive, diviene una feconda occasione di indagine per il giurista. La pandemia può influire sull’esecuzione dei contratti, rendendo impossibile, inutilizzabile, ovvero eccessivamente onerosa una determinata prestazione[1]; può costituire, al contempo, occasione per la conclusione di contratti a condizioni inique, sovente per via della condotta ingannevole del professionista ai danni del consumatore[2]. L’epidemia grava, soprattutto, sulla prestazione dei sanitari e può originare giudizi di responsabilità civile (contrattuale e extracontrattual. . .