Accertamento tributario definitivo: ammissibile l’impugnazione del diniego di autotutela per ragioni di interesse generale

Il sindacato del giudice tributario sul provvedimento di diniego dell’annullamento dell’atto tributario divenuto definitivo è consentito, nei limiti dell’accertamento della ricorrenza di ragioni di rilevante interesse generale dell’Amministrazione finanziaria alla rimozione dell’atto, originarie o sopravvenute; deve invece escludersi che possa essere accolta l’impugnazione dell’atto di diniego proposta dal contribuente il quale contesti vizi dell’atto impositivo che avrebbe potuto far valere, per tutelare i propri interessi, in sede di impugnazione dell’atto, prima che divenisse definitivo.

Di Ermelinda Di Martino -
Cass., sez. V, sentenza 26 settembre 2019, n. 24033, Pres. Crucitti R., Rel. ed Est. Di Marzio P.   Sommario: I. Il caso sottoposto all’esame della Suprema Corte. – II. La giurisdizione tributaria e l’individuazione degli atti impugnabili. – III. Le oscillazioni della Suprema Corte sul diniego di annullamento in autotutela. – IV. L’autotutela tributaria: analogie e differenze con l’autotutela amministrativa. – V. La questione giuridica di fondo: la necessità di un interesse generale. – VI. La responsabilità della P.A. per il mancato o ritardato esercizio del potere di autotutela.    1.Il caso sottoposto all’esame della suprema corte. La Corte di C. . .