Il compenso dell’amministratore unico è integralmente pignorabile

Il rapporto tra l’amministratore unico o il consigliere d’amministrazione di una società per azioni non è compreso in quelli previsti dall’art. 409, n. 3, c.p.c., sicchè i compensi spettanti ai soggetti predetti sono pignorabili senza i limiti previsti dell’art. 545, comma 4, c.p.c.

Di Paola Licci -
Cass. Sez. Un., 20 gennaio 2017, n. 1545 Con la sentenza in commento le Sezioni Unite risolvono il contrasto sorto in ordine alla qualificazione della prestazione resa dal consigliere di amministrazione o dall’amministratore unico di una società per azioni in favore della società come attività di lavoro parasubordinato o meno. In particolare, dall’inquadramento dell’attività dell’amministratore entro i confini dell’art. 409 n. 3 c.p.c. discenderebbe l’impossibilità, da parte di un eventuale creditore, di procedere al pignoramento delle somme oltre i limiti stabiliti dall’art. 545 c.p.c., sicchè sarebbero passibili di esecuzione forzata solo nella misura di un quinto. Le S. . .