Sul recente (e caotico) intervento legislativo in materia di giustizia civile

Di Vincenzo Lombardi -
1. S’è «trovato costretto a ricorreggere e ripubblicare la solita grida» (I Promessi sposi, Cap. I): dopo dieci giorni dall’ultimo decreto legge, eccone un altro. Esordisco, ricordando a me stesso, che l’emanazione di decreti governativi aventi forza di legge fu considerata contraria (persino) all’ordinamento albertino, tant’è che il Fascismo, al fine di creare un efficace strumento per espropriare il Parlamento del potere legislativo, riformò (con la l. n. 100/1026) l’istituto del Regio Decreto. Viceversa, la forma del dettato costituzionale (art. 77) è, al riguardo, significativa (e chiara): il Costituente ha manifestato il suo sfavore verso lo scavalcamento del potere l. . .