Equa riparazione: il debitore esecutato rimasto inattivo ha l’onere di allegare uno specifico interesse ad una celere espropriazione e di dimostrarne l’esistenza

Di Margherita Pagnotta -
Con la recentissima sentenza n. 14144 del 04/05/2022 la Corte di cassazione ha ribadito il principio secondo cui, in tema di equa riparazione, il debitore esecutato rimasto inattivo non riporta, di regola, effetti negativi per l’irragionevole durata del processo esecutivo presupposto, preordinato al soddisfacimento dell’esclusivo interesse del creditore e, pertanto, non potendo operare nei suoi confronti la presunzione di danno non patrimoniale derivante dalla pendenza del processo, grava sullo stesso l’onere di allegare uno specifico interesse ad una celere espropriazione e di dimostrarne l’esistenza, nel rispetto degli ordinari criteri di riparto dell’onere della prova. La vicend. . .