Prime riflessioni sulla proposta di legge di iniziativa dell’on. Cataldi, depositata il 7.12.2018, per la riforma del processo civile.

Di Vincenzo Lombardi -
 1. All’indomani della caduta del fascismo, dinanzi al “Palazzaccio” (termine con cui si indica il vecchio palazzo di giustizia di Roma, attualmente sede della Corte di Cassazione), fu dato alle fiamme un codice di procedura civile: si scelse, tra i c.d. “codici mussoliniani” o “del re”, proprio il codice di procedura civile, non quello penale (del 1930), né quello di procedura penale (dello stesso anno), né quello civile e neanche quello della navigazione (entrambi del 1942). Si ritenne che solo il codice di procedura civile, non anche gli altri codici varati nel “Ventennio”, si fosse reso reo di avere indossato la camicia nera. L’Italia – è stato scritto ̵. . .