Sinallagmaticità, corrispettività e dipendenza nei rapporti tra capi condannatori e capi costitutivi. Precisazioni in tema di esecutività provvisoria delle sentenze.

Il presente contributo affronta il tema della esecutività dei capi condannatori correlati a statuizioni di natura costitutiva. Il punto esaminato è se sia possibile anticipare in via provvisoria nelle more del passaggio in giudicato gli effetti esecutivi discendenti dalle pronunce costitutive, se sia legittimo, cioè, compiere atti esecutivi anticipatori di una modificazione giuridica che si produrrà solo con il giudicato stesso. L’occasione di riflessione proviene dalla sentenza n. 2537/2019 con la quale la Terza sezione della Cassazione ha precisato il regime esecutivo dei capi accessori a pronunce costitutive, individuando nuovi nessi tra statuizioni. Invero, si deve alla decisione a Sezioni unite n. 4059/2010 la distinzione tra capi condannatori dipendenti, immediatamente esecutivi, e capi sinallagmatici, privi di efficacia esecutiva provvisoria. La sentenza del 2019 si inserisce in questo ambito per delineare una diversa qualità nei rapporti tra capi condannatori e statuizioni di merito, la c.d. corrispettività, un carattere a metà strada tra quello tipico dei capi sinallagmatici (dai quali eredità l’assenza di provvisoria esecutività) e quello proprio dei capi dipendenti (dai quali mutua la stabilità derivante dal giudicato). Attraverso un’analisi dei nessi che si instaurano tra statuizioni costitutive e di condanna, lo scritto tenterà di fornire le coordinate necessarie per selezionare le fattispecie in cui attecchisce il regime (non) esecutivo dei capi corrispettivi.

Di Maria Laura Guarnieri -
Sommario: 1. Capi dipendenti e sinallagmatici; 2. Capi corrispettivi: il caso deciso da Cass. civ. n. 2537/2019; 2.1. segue: Riflessioni critiche a margine della pronuncia; 3. I capi corrispettivi e le sentenze costitutive-determinative; 4. Capi corrispettivi e sentenze costitutive «negative»; 5. Nessi tra statuizioni e conseguenze in punto di esecutività.    1.Capi dipendenti e sinallagmatici. La questione si inserisce nella più ampia riflessione sorta attorno alla portata oggettiva dell’art. 282 c.p.c., la regola che esprime il principio della esecutività immediata delle sentenze di primo grado. È noto il dibattito tra i sostenitori di una lettura restrittiva della norma, che pro. . .